Ognuno di noi è figlio del proprio tempo, tanto che - in questo periodo storico - anche le relazioni sentimentali sono diventate "liquide", instabili, veloci, usa-e-getta. Molte persone trovano difficoltà a vedere l'altro, a entrare in empatia, tanto da arrivare al paradosso di relazioni d'amore in cui ci si sente terribilmente soli. Una volta, l'ottica del sacrificio teneva insieme persone che non si sopportavano per vite intere. Ora, molte relazioni falliscono in maniera estremamente rapida.
Nel 1995, dati Istat, per ogni 1.000 matrimoni si contavano 158 separazioni e 80 divorzi, nel 2011 per ogni mille sposi si sono registrati 311 separazioni e 182 divorzi (88.797 separazioni e divorzi 53.806 divorzi). L'età media alla separazione è di circa 46 anni per i mariti e di 43 per le mogli, in caso di divorzio si alza, rispettivamente, 47 anni per lui e 44 per lei.
Qual è il punto di equilibrio tra una relazione lampo e un amore lungo una intera vita?
"Le relazioni d'amore sono il luogo nel quale, più frequentemente, cerchiamo la soluzione a tutti i nostri problemi. - spiega lo psicoterapeuta Giovanni Porta - Il mito del principe azzurro (o della principessa idealizzata) ha infranto nel corso degli anni migliaia e migliaia di cuori. Secondo questo mito favolistico, un giorno incontreremo chi ci regalerà la felicità eterna, perfetta, immutabile, e tale benessere fantastico sarà nostro per sempre, senza necessità di fare nulla. Sarebbe fantastico, ma purtroppo è falso. La felicità relazionale va conquistata di giorno in giorno, richiede impegno, creatività, alle volte perfino cocciutaggine e un pizzico di follia".
Il laboratorio di venerdì 15 novembre sarà un occasione per approfondire il proprio modo di stare in relazione con gli altri, per indagare le proprie speranze, illusioni e fantasie in fatto di amore.
"Di solito ognuno di noi afferma con forza di voler amore. - continua lo psicoterapeuta Giovanni Porta - Molti, in un modo o nell'altro, si portano dietro una fame d'amore che ha radici profonde. Assieme risponderemo a delle domande fondamentali. Cosa voglio dire realmente quando pronuncio le parole Voglio amare? Che cosa sto cercando davvero? Di che tipo di amore sento il bisogno? Sono in grado di riconoscerlo se lo incontro? Cosa sono disposto/a a dare, in cambio?"
La metodologia utilizzata sarà quella delle artiterapie: alcuni mezzi di espressione artistica (es. il teatro, il disegno, il movimento) verranno utilizzati con finalità espressive, in maniera da facilitare il contatto con se stessi e con le proprie emozioni.
Il laboratorio sarà completamente gratuito, in quanto parte di un'iniziativa che punta ad avvicinare quante più persone possibile al mondo delle arti e della psicoterapia. Si svolgerà venerdì 15 novembre dalle 21 alle 23 presso il Sinergy Art Studio, via di Porta Labicana 27, a Roma.
Per partecipare, è necessario inviare una mail a giovanniporta74@gmail.com e attendere la conferma della registrazione. Per ulteriori informazioni, consultare il sito www.giovanniporta.it
GIOVANNI PORTA
Psicologo psicoterapeuta di orientamento gestaltico, è esperto di poesia e di teatro. Vive e lavora a Roma. Da anni realizza laboratori e percorsi in cui l'arte viene utilizzata con finalità terapeutiche. Laureato in Psicologia presso l'Università degli Studi di Padova, si è successivamente specializzato con un master in "Utilizzo di tecniche artistiche nella relazione d'aiuto", ha una specializzazione in Psicoterapia della Gestalt presso l'I.G.F. di Roma, ed una in "Teatro e Psichiatria".
Riceve a Roma, in via Pisa 21, a Pomezia (RM) in via Rimini 11/B, a Milano in via Taramelli 59, a Busto Arsizio (Va) in via Rossini, 3.
Per info: www.giovanniporta.it - giovanniporta74@gmail.com.