Può essere ritenuta la grande sconosciuta degli ultimi decenni. L'infertilità è un tema tanto delicato quanto ancora molto tabù, sia nelle donne, sia soprattutto negli uomini. Controlli periodici permettono di fare prevenzione, ma davanti anche ad un semplice sospetto è meglio rivolgersi subito ad uno specialista. ProCrea, centro internazionale di medicina della Riproduzione, lancia dal 27 giugno all'1 luglio la prima "settimana della fertilità": una settimana durante la quale le coppie alla ricerca di un figlio potranno avere un primo consulto gratuito. «L'informazione e la conoscenza sono alla base di un percorso di prevenzione e di cura», sottolinea Thierry Suter, specialista in medicina della riproduzione al centro ProCrea. «Si tende sempre a pensare che un figlio, prima o poi, possa arrivare. Ma così facendo si rischia di accentuare i problemi e di perdere tempo prezioso». L'infertilità non è infatti un problema isolato. Colpisce una percentuale sempre crescente di coppie in età fertile: l'organizzazione mondiale della sanità infatti parla di circa il 15 per cento delle coppie interessate che in Italia si stima siano 150mila circa.
Non individuare le cause e non intervenire in maniera appropriata nei tempi corretti non solamente può comportare il rischio di arrivare alla sterilità, come nel caso di alcune infezioni, ma soprattutto può portare la coppia alla ricerca di un figlio a rinunciare ad anni importanti. «L'età della donna è tra i principali ostacoli alla fertilità: arrivare a concepire un figlio prima dei 35 anni è decisamente più facile che dopo. Infatti, la fertilità di una donna, che raggiunge il suo grado più elevato intorno ai 25 anni, in media cala lentamente fino ai 35 anni, per subire una diminuzione abbastanza repentina dopo», ricorda Suter.
Il mondo scientifico è concorde nel distribuire in modo eguale le cause di infertilità tra uomo, donna e coppia. Esiste però un 10 per cento di cause che viene definito idiopatico, ossia senza nessuna motivazione apparente. «L'infertilità può essere determinata da problemi diversi: infezioni, malformazioni, particolari situazioni ormonali o malattie», prosegue Suter. «Molte volte si può arrivare alla guarigione o ad individuare la cura: l'importante è però intervenire presto proprio per combattere quel "fattore tempo" che nella donna è spesso fondamentale in vista di una gravidanza».
Non certo ultimi, gli stili di vita: «Fumo, droghe e alcol sono tra i principali nemici della fertilità, nel'uomo come nella donna», ricorda lo specialista. «Sono molti gli elementi che devono essere valutati nelle situazioni di infertilità: l'iniziativa che lanciamo con la "settimana della fertilità" ha lo scopo di iniziare a parlarne apertamente in modo tale che le coppie che sono alla ricerca di un figlio possano trovare la strada più appropriata per esaudire il loro desiderio di vita».
Dal 27 giugno all'1 luglio, il centro ProCrea è aperto dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17. Per approfittare del consulto gratuito è richiesta la prenotazione chiamando il numero +41 91 924 55 55.