ProCrea
Il centro di medicina della riproduzione di Lugano (Svizzera) ha aiutato 10mila coppie a diventare genitori. Quattro nati su cinque sono italiani
Pubblicato il 26/03/2012

Messi insieme potrebbero dare vita ad un piccolo paese. Tanti sono i bambini nati grazie al centro di medicina della riproduzione ProCrea di Lugano negli ultimi otto anni. «Con l'inizio del 2012, possiamo dire di aver contribuito a fare nascere duemila bambini», annuncia Maurizio Minoli, direttore di ProCrea. «E sono bimbi che oggi abitano un po' in tutto il mondo: la maggior parte di loro vive in Italia perché le coppie italiane in tutti questi anni hanno rappresentato e rappresentano circa l'80 per cento dei nostri pazienti. Ma ci sono anche piccoli che oggi abitano in Germania, Francia e nel nord Europa oltre che in Svizzera. Non mancano i russi e persino gli arabi».
La procreazione assistita è riuscita a dare delle risposte alle coppie alla ricerca di un figlio con tecnologie e analisi che negli ultimi anni hanno fatto dei notevoli passi in avanti. Il numero di pazienti è stato in crescita anno dopo anno. Un trend confermato dal numero di coppie che si è rivolto a Procrea. «Considerando il primo colloquio siamo passati da 300 coppie nel 2004, alle 1.300 del 2011; con un notevole incremento dal 2009 quando è stata inaugurata la nuova sede del centro. Un segno importante che testimonia l'importanza che progressivamente le coppie hanno dato al tema della fertilità». Prosegue Minoli: «Complessivamente si sono affidate alle cure di ProCrea circa 10mila coppie in otto anni».
Spiega Michael Jemec, specialista in Medicina della Riproduzione di ProCrea: «Il principale fattore discriminante per una donna però rimane l'età. Con il passare degli anni diminuiscono i livelli di fertilità e diminuiscono anche le probabilità di successo. Anche se l'età continua ad aumentare, in media le donne che si rivolgono a noi hanno circa 37 anni e mezzo, negli ultimi anni abbiamo registrato un aumento delle percentuali di gravidanza: questo grazie ai passi in avanti che la medicina e la ricerca medica hanno fatto». Se le tecniche si sono affinate, anche grazie alle analisi è possibile avere un quadro clinico migliore. Continua Jemec: «Siamo convinti che ogni coppia debba avere un percorso il più possibile personalizzato per poter arrivare al coronamento del proprio sogno, ovvero diventare genitori».
ProCrea ha al proprio interno un laboratorio di analisi genetiche in grado di delineare il quadro clinico dei pazienti. «La genetica ci è di aiuto per individuare le cause che sono di ostacolo ad una gravidanza. In alcuni casi risulta non necessario intraprendere un percorso di procreazione assistita, in altri vengono evidenziate patologie che, una volta risolte, è possibile arrivare ad una gravidanza anche in modo naturale», conclude Jemec. «Il quadro clinico è molto importante per andare ad individuare il percorso più corretto».